Il Blog di Fabrizio Romeo

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E adesso?

Posted by Fab su martedì 15 aprile, 2008

Vday

Le elezioni sono andate come sono andate…

In Sicilia la lista degli Amici di Beppe Grillo non ha superato la soglia di sbarramento del 5%, e se Sonia Alfano riuscirà ad ottenere il seggio di deputato regionale che le spetta dopo la rinuncia della Finocchiaro sarà comunque un grande successo. Certo, poteva andare meglio, ma inutile piangere sul latte versato. Quello che adesso invece è veramente importante è concentrarci per la prossima raccolta di firme per i tre referendum sulla libera informazione a partire dal 25 aprile, giorno del II V-Day. Del resto dobbiamo essere consapevoli che anche questo risultato elettorale è la conseguenza di una efficacissima campagna di disinformazione gestita dal sistema di potere. I giornali, le radio e le televisioni ci bombardano continuamente di pubblicità, programmi di intrattenimento, sport, e magari qualche volta anche approfondimenti scientifici o culturali che però hanno poca attinenza con la nostra realtà quotidiana. Nessuno ci dice, per esempio, quello che sta realmente accadendo in queste ore in Tibet o in Kenia. Nessuno ci dice che fine ha fatto l’auto ad aria compressa presentata da Guy Negre al Motorshow di Bologna nel 2001, in grado di fare 100 Km con 77 centesimi di Euro. Nessuno parla del fatto che milioni di voti anche in queste ultime elezioni sono stati letteralmente comprati, e che la stessa Corte Costituzionale  nell’ammettere il referendum per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale ha ammesso che presenta concreti elementi di illegittimità. Nessuno denuncia che la percentuale di pregiudicati eletti in Parlamento è oltre il triplo della media della popolazione italiana, e che questi “signori” anche stavolta prenderanno delle decisioni che graveranno sulle nostre vite e sul futuro dei nostri figli.

Le rarissime voci fuori dal coro, qualche puntata di “Report” o di “Anno Zero” devono comunque camminare sul filo del politically correct, mentre le informazioni che veramente dovrebbero andare sulle prime pagine di tutti i giornali dobbiamo andarcele a cercare sul blog di un comico genovese o nei servizi satirici di una bambolina con l’impermeabilino giallo ed un bassotto. Siamo messi davvero male e non lo sappiamo nemmeno, perché tutti i mezzi d’informazione ci dicono che tutto va bene. Anzi, peggio, ci dicono che le cose vanno male, ma che tutto sommato è normale e che in fondo in fondo va bene lo stesso. E così possiamo tranquillamente dedicarci alla Champions League, al Grande Fratello, ai Cesaroni, o anche alla visita del Papa in America o ad uno dei tantissimi fatti di cronaca nera che non mancano mai. Tanto ora ci penserà Berlusconi a rimettere in piedi l’Italia!

Dobbiamo liberarci dalla schiavitù della disinformazione. La moderna partitocrazia, o business-crazia, non ha certo i connotati di una dittatura d’altri tempi. La democrazia, quella vera, muore lentamente e silenziosamente giorno dopo giorno, ed il regime che la sostituisce ne conserva l’aspetto e l’apparenza. Ma l’inganno ed il controllo hanno bisogno di un elemento indispensabile per poter riuscire: la gente non deve pensare con la propria testa. E come fai per non far pensare qualcosa a qualcuno? Semplice: gli dai da pensare qualcos’altro!

Ecco perché la disinformazione oggi è più attiva che mai. Perché disinformazione non può essere semplicemente assenza di informazione. Al contrario, i messaggi devono arrivare a valanga nei nostri cervelli, ma tutti mirati, controllati, e funzionali al sistema. Ed ecco che gli inceneritori ora si chiamano termovalorizzatori e liberano nell’aria solo un’impercettibile fraganza di mughetto, le zone a traffico tariffato si chiamano zone a traffico limitato e risolvono tutti i problemi di mobilità e di qualità dell’aria nelle città, ecc. ecc..

Riprendiamoci adesso il diritto ad una libera informazione, perché senza libera informazione non c’è consapevolezza, e senza consapevolezza non c’è libertà.

 Vday

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Posted by Fab su martedì 15 aprile, 2008

E’ successo di nuovo!
Abbiamo sperato, sognato, creduto che stavolta nella nostra Sicilia sarebbe accaduto qualcosa di imprevedibilmente nuovo … e invece tutto si è svolto più o meno secondo le solite “realistiche” previsioni. Adesso avremo di nuovo l’assemblea regionale piena dei soliti personaggi. Tanti indagati, inquisiti, condannati e pluripregiudicati che durante tutta la campagna elettorale hanno invaso la città di manifesti e gonfaloni abusivi pieni di facce sfrontatamente sorridenti, con le pupille artificialmente ingrandite col fotoritocco per ispirare più fiducia. Anche stavolta abbiamo assistito impotenti al triste spettacolo dei nostri fratelli che svendono il proprio futuro in cambio di qualche decina di euro, un paio di buoni benzina, o anche solo vuote promesse. Anche stavolta schede elettorali che spariscono nel nulla, e qualche volta ricompaiono in sovrannumero da qualche altra parte. Anche stavolta un esercito di rappresentanti di lista che votano due volte col duplicato della tessera elettorale rilasciato per smarrimento, ed addirittura una candidata all’ARS presidente di seggio a Siracusa. E anche stavolta i soliti galoppini distribuivano “santini” e promesse per accalappiare indecisi e sprovveduti fin sulla soglia delle sezioni elettorali, spesso davanti a sonnolenti ed indifferenti agenti in uniforme troppo occupati a fissare un televisorino a 14 pollici.
E’ strano: ho provato “a caldo” a chiedere in giro, ma di persone che dichiarano di aver votato per il centro-destra convinti e sicuri di avere fatto la scelta migliore per il bene comune ne ho contate meno delle dita di una mano sola. D’altra parte, delle grandi folle che si sono radunate ai quattro appuntamenti siciliani di Grillo e delle migliaia e migliaia di persone che si sono avvicinati speranzosi e convinti ai gazebo di Sonia Alfano nelle maggiori piazze siciliane, ne è rimasto appena un piccolo 2,5% di voti. E allora delle due l’una: o io ho una visione della realtà veramente distorta, oppure in questa realtà c’è qualcosa che tanto dritto non è.
Ma per quanto la situazione possa sembrare nera alla fine c’è anche un lato positivo.
E la buona notizia è che da adesso, proprio adesso, è nato un nuovo soggetto politico fatto dalla gente e per la gente. Un movimento che al di là delle logiche dei partiti è deciso ad affermare a tutti i costi la sovranità popolare in uno stato di diritto.
E’ la nascita, finalmente, della vera Politica; quella fatta di consapevolezza e partecipazione popolare, di dialogo e di confronto continuo, ma con la fermissima determinazione di non accettare mai più l’oltraggio di chi infanga le regole comuni per un vantaggio personale o di parte. Questo è quello che siamo e che vogliamo continuare a rimanere d’ora in avanti, al di la del fatto che ci chiamiamo amici di Beppe Grillo, o in qualunque altro modo ci chiameremo in futuro.
Per il resto, è vero, ci hanno “contati” come appena il 2,5% e non abbiamo superato la soglia di sbarramento, però adesso ci siamo! E per quanto appena nati, siamo comunque già al terzo posto tra gli schieramenti politici della nostra Sicilia.
E’ vero: noi siamo piccoli, ma cresceremo…

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Facciamo il punto della situazione…

Posted by Fab su sabato 12 aprile, 2008

Domani mattina andremo a votare, e là fuori ci sono un gran numero di candiidati che hanno già speso decine di migliaia di euro a testa per comprarsi il loro pacchetto base di “voti sicuri”.  Questa è la realtà: lo sappiamo tutti, e le sporadiche vicende giudiziarie che arrivano alla cronaca sono solo la punta della punta di un immenso iceberg sommerso.

I due metodi più diffusi, ed anche i più sicuri, sono la foto del voto ed il giro della scheda bianca.

Col primo metodo generalmente viene dato al venditore un acconto, ed il saldo arriva invece non appena viene esibita la “prova”, ovvero la foto della scheda appena votata.

Il secondo metodo, più tradizionale, è invece un po’ più complesso ma anch’esso estremamente efficace. Il compratore staziona nei pressi della scuola sede dei seggi, e dispone di una scheda elettorale vuota, di solito fornita da uno scrutinatore complice. La scheda viene votata direttamente dal compratore e consegnata già compilata all’elettore-venditore. Questi si reca all’interno del seggio per votare e deposita nell’urna la scheda già votata, mentre la scheda bianca su cui avrebbe dovuto esprimere il proprio voto se la mette in tasca e la porta al venditore, incassando così il compenso pattuito che può essere in denaro, oppure un cellulare, buoni benzina, o addirittura anche derrate alimentari . Anche questa scheda bianca verrà quindi votata dal compratore e consegnata ad un nuovo elettore-venditore, ed il ciclo così ricomincia.

Questi comportamenti sono reati gravissimi che uccidono la nostra democrazia, e sostanzialmente sono resi possibili dal fatto che in una cabina elettorale completamente chiusa nessuno potrà mai vedere un elettore che armeggia con un cellulare o che si mette in tasca una scheda.

 

Il giorno 1 di questo mese Giuliano Amato, sull’onda delle proteste e delle preoccupazioni della gente per i brogli, ha emanato un decreto-legge che vieta di entrare nelle cabine elettorali con cellulari, macchine fotografiche e simili. Provvedimento sensato, almeno come ci è stato illustrato dai mezzi d’informazione venduti, ma in realtà possiamo definirlo un gigantesco pesce d’aprile, se non addirittura una vera e propria presa per il c_lo! Il ministro Amato infatti sa bene che nessuno può essere perquisito se non con un ordine della magistratura oppure in flagranza di reato. In altre parole, o io deposito spontaneamente il mio cellulare sul tavolo degli scrutinatori, oppure me lo porto tranquillamente dentro la cabina elettorale per farci quello che mi pare, consapevole del fatto che nessuno al mondo potrà mai guardarmi dentro le tasche  o spostare la tenda della cabina. C’è bisogno di aggiungere altro?

Ecco allora perché è davvero importante togliere la tendina che chiude il quarto lato della cabina, e rendere visibile almeno di spalle l’elettore. Questo è l’unico provvedimento sensato, immediato ed a costo zero che funziona da efficace deterrente contro strani armeggiamenti. E’ così che funziona praticamente in tutte le maggiori democrazie del mondo garantendo comunque la segretezza del voto, e questo vergognoso baluardo contro la trasparenza e la correttezza continua ad esistere solo in Italia.

Personalmente non sarò mai abbastanza grato a persone come Stefania Petix che, spesso rischiando di “bruciarsi”, non solo ci raccontano come stanno effettivamente le cose, ma si fanno anche parte attiva nel proporre soluzioni concrete, semplici ed efficaci. L’arroganza e l’indifferenza con cui è stata trattata dalle istituzioni, poi, non sono che l’ennesima conferma della sfacciata malafede del potere costituito.

Ecco perché è importante che la petizione on-line che abbiamo lanciato continui anche dopo queste elezioni, magari affiancata da altre iniziative parallele.

Ecco perché faccio questo appello a tutti, anche a coloro che hanno già votato. Diffondiamo questa petizione a tutti i contatti delle nostre mailing-list. Parliamone e spieghiamo la cosa a quelle persone che ancora non hanno accesso ad Internet.

Vendere il proprio voto è un reato, d’accordo, ma spesso è la conseguenza di una scarsa consapevolezza unita ad un grave disagio finanziario. Molto più grave secondo me è comprare i voti, specie se sono tanti…

Questi personaggi già solo per questo dovrebbero andare in galera, e invece non solo la fanno franca, ma addirittura grazie a questa porcata continuano a venire eletti e a prendere decisioni sulla nostra vita e sulla vita dei nostri figli, e con le loro scelte determinano e mantengono lo stato generale di obnubilamento mentale e di bisogno economico su cui fondano il loro potere.

Facciamo girare noi stessi queste informazioni, perché il sistema di potere che ci succhia il sangue ha  molto più interesse che ognuno si faccia i “fatti propri”, magari guardando alla televisione una partita di calcio, il grande fratello o gli amici di Maria De Filippi.

Ma ricordiamocelo sempre tutti… chi tace acconsente!

 

 

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GRAZIE CHE CI SEI!

Posted by Fab su venerdì 11 aprile, 2008

Grazie Stefania. Grazie per le tue impagabili lezioni di tenacia e di perseveranza. Grazie perchè ci mostri sempre come dovremmo essere, e sopratutto perchè ci mostri quello che non dobbiamo più accettare.  Con semplicità e leggerezza, quasi per gioco, tu punti il dito sugli aspetti più schifosi della nostra realtà, e doni alle nostre menti addormentate quei barlumi di consapevolezza che possono diventare il preludio di un pieno risveglio.
Con questa faccenda delle cabine elettorali, come una scheggia impazzita del sistema di controllo mediatico del potere, tu hai reso pubblico scherzando quello che tutti sanno (o comunque immaginano) ma che nessuno vuole ammettere.
Tu sei come il bambino della favola che in mezzo ad una folla rimbambita urla: “Il re è nudo!”.
Grazie Stefania, per tutto quello che fai per tutti noi.

Fabrizio

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Ausiliari del traffico e sosta a pagamento

Posted by Fab su venerdì 11 aprile, 2008

 Da alcuni anni il sitema di potere che ci parassita ha escogitato un metodo efficentissimo per spremere sempre più soldi a noi cittadini, senza tuttavia ricorrere ad un esplicito aumento delle imposte dirette che potrebbe generare impopolarità. Questo metodo consiste nel far pagare come “servizi” attività che prima la gente svolgeva tranquillamente in maniera gratuita, giustificandolo spesso con false motivazioni pretestuose.

E così, con la falsa scusa che bisogna favorire la rotazione dei posti-auto abbiamo visto letteralmente esplodere le Soste a Pagamento. E come se ciò non bastasse, sta per abbattersi su tutte le città d’Italia un’epidemia di Zone a Traffico Limitato (anzi, più correttamente, Zone a Traffico Tariffato) col falso pretesto che ciò è necessario per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Ma per realizzare queste mega truffe spesso i nostri amministratori ed i nostri governanti dimenticano, forse per superficialità o forse per sfacciato menefreghismo, che ancora ci sono delle Leggi che in qualche modo devono essere rispettate.https://i0.wp.com/www.italianhost.org/public/imagehost/pics/235a2176a0e64c838d83584b65c42643.jpg
E così tutti i sindaci e gli assessori che firmano ordinanze per istituire la sosta a pagamento sulle nostre strade dimenticano (o ignorano deliberatamente) che il Codice della Strada stabilisce che la sosta a pagamento può essere istituita solo in apposite aree di parcheggio, e che queste aree di parcheggio devono avere determinate caratteristiche e devono essere ubicate fuori dalla carreggiata.

Decine, centinaia, anzi migliaia di ordinanze emanate contra legem, fuorilegge. Per non parlare dell’esercito di ausiliari del traffico che ci stanno tartassando i cosidetti… E’ vero, la Legge attiribuisce loro il potere di sanzionare le violazioni relative alla sosta dei veicoli, ma solo all’interno di queste aree di parcheggio date in concessione, e non lungo tutte le strade e le piazze cittadine!

Il risultato? Un fiume in piena di verbali illeggittimi che fanno arricchire le casse dei Comuni, e qualche volta anche qualche soggetto privato!

Detta in questi termini la faccenda può sembrare un mio delirio personale. Ma se sei un avvocato o un “addetto ai lavori” scevro da pregiudizi e condizionamenti, allora ti invito a leggere i miei approfondimenti giuridici sulla sosta a pagamento e sugli ausiliari del traffico.

Penso proprio che sarebbe ora di dire basta!  Non credi?

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VIA LE TENDINE DALLE CABINE ELETTORALI

Posted by Fab su venerdì 4 aprile, 2008

  Come ci ricorda in questi giorni la grande Stefania Petix, la vendita di voti si è evoluta, ed un elemento indispensabile per incassare l’ingiusto compenso è la prova di voto fornita per mezzo di foto della scheda elettorale, quasi sempre effettuata col proprio telefono cellulare. Ciò è reso possibile dal fatto che in Italia ancora votiamo in cabine elettorali che sembrano quelle di uno stabilimento balneare, totalmente chiuse sui quattro lati.
In tutte le principali democrazie del mondo invece oggi si vota in spazi chiusi in non più di tre lati, in modo che l’elettore rimanga visibile, anche se viene sempre garantita la privacy e la segretezza del voto. Firmiamo tutti insieme questa petizione e facciamo sentire forte la nostra voce prima delle prossime elezioni…

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Alla faccia dell’informazione…

Posted by Fab su domenica 30 marzo, 2008

PALERMO, 29 MARZO 2008: BEPPE GRILLO A PIAZZA MAGIONE
GUARDA QUI TUTTI I VIDEO DELLA SERATA

Dopo ripetuti comunicati stampa a tutte le testate ed emittenti locali, prima della manifestazione abbiamo constatato il silenzio più totale dei media, se non addirittura veri e propri depistaggi. Nulla assoluto sul Giornale di Sicilia, il Tg3 riportava la notizia della convention senza dire nè dove nè quando, e La Repubblica di sabato mattina usciva con un articolo secondo cui quella sera Grillo sarebbe stato al Giardino Inglese…

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A proposito di ZTL a Palermo

Posted by Fab su sabato 29 marzo, 2008

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Il 6 Marzo, il sito di Sonia Alfano lancia l’iniziativa “invia la tua mail di protesta al sindaco Cammarata contro le ZTL

Numerose le mail che sono arrivate all’indirizzo info@soniapresidente.net per sostenere l’inaccettabilità del provvedimento; diversi anche i commenti giunti al sito; tra questi, non può passare inosservato quello di Francesco Cuppone, incaricato dalla TD GROUP della gestione di tutta l’operazione Pass Palermo, che scrive:

Francesco Cuppone // Mar 11, 2008 at 19:16
Trovo davvero stravagante che si possa assumere un’iniziativa di questo tipo contro un provvedimento che finalmente allinea una città del sud alle metropoli di tutta Europa .

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